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Le stagioni del cuore.
E non vi è mai un addio. permane… del calore l’intreccio è sempiterno , di vento libeccio. Tornano le rondini in primavera, così come l’albatros al richiamo d’amore e tornano, splendide, inesesorabili, le stagioni del cuore. Non v’è mai un addio. l’archivio delle emozioni ti somiglia, credimi, a un dio. Muta, dolce il tuo soma […]
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Stati di ebrezza.
E viaggiano trepidi istanti… particelle di tempo danzanti siccome impazzite tra perle snocciolate tra le mie stanche dita. Ogni istante uno sprofondo un convissuto di infinitesimo mondo. Eh no, non mi ci perdo, anzi… in andirivieni costante ci si balocca il mio cuore amante. Strappi di dolore in salsa di miele struggente pegno alla bellezza… […]
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Una grazia misteriosa.
Nei mondi, vivo nei mondi. Oh, nei libri tracce di sangue, di carne viva nel tempo non langue. Pulsare è d’anime impresse di cellulosa e sudore compresse. E trasuda si, porosa meraviglia, tra mille voci composte e in parapiglia e s’affollano ‘s’affollano spingendo, d’altri cosmi provenendo. E accoglie tanti occhi questa tavola imbandita, raffinata delizia […]
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O Brasil.
Tu sei corpo di un bambino perenne, lungo la costa del mare, e su e giù nel rosso cupo delle miniere ferrose rivivi e nasci d’ogni male sano e gaudente, sei tu Brasile, urlo di colore splendente. Nelle vene entri con nota cullante di ventre puro crianca d’ alegria oscillante. Eu gosto il tuo labbro carnoso pronuncia, e nel sorriso […]
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Santi.
S’io potessi, s’io potessi sapere… oltre la membrana del mio sussurro, nell’intermittenza di un suono costante, cosa si cela di là del velo diafano, costrutto instabile d’apparenza… di percezione ingegneria… sarà questa solo l’essenza? Ma io lo so che c’è l’istante del “non visto”, cecità che la mente espande… ad occhi chiusi infinite lande… Oh […]
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Il tempo bimbo.
M’è rifugio quest’angolo acuto, m’apre e mi chiude accorto e muto. E accolgo il suono che prima non sento. Oh che venga questo vibrato sottile, con le visioni… magari, di un antico cortile… nel rincorrersi d’una mano prensile e di monelleria cara e gentile. Non è vecchiezza o solo un ricordo è il tempo bimbo […]
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I Have a dream.
Sublimare lento in-cedere sull’abisso al liminare… Si! Cada, dio, sull’umano un passo inatteso di bellezza quasi siccome musica celeste in silenzioso spartito tra facce meste. Si faccia organo di fiati il vento nel rombo di tuono i timpani coro panico risuoni da lontane langhe agresti e campanelli siano ali di falchi mentre antichi dei si […]
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Oscillanti assensi.
Le cime lievi, tra foglie gialle disegnano oscillanti assensi. Sono carezze per gli occhi ai sensi. Dicono si a piccola pace immemore nel raccogliere la luce strenua del timido sole d’inverno e fanno riserva d’attesa di un colore da tenere, da tenere per quando calerà l’oscuro, quel trasmutare impercettibile che annuncia l’avvenire del tempo duro.
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Francesca fiore d’inverno.
Quando nacque la piccola tutti dissero ch’era sbocciato un fiore tanto quel sorriso sprizzava colore. E non venne la prima infanzia. Fu come profezia un florilegio d’oscura magia. Ogni cosa che la bimba portava andò via. Era il 3 di dicembre freddo gelo dentro acuto per sempre. Francesca, piccolo pianto di un istante, fremito d’ali […]
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Sempe cchiu’ luntano.
Sempe cchiu’ luntano se stenne e niente tocca sta mano. Vulesse accarezzà… vulesse accarezzà… ‘a faccella e’ sta luna sta pelle d’argiento ca se stenne a turmiento tutte e’ turmiente dell’ammore speruto l’accarezzasse sta luce chiena e sulagna… mentre dinto ‘o scuro dorme a muntagna… ‘A muntagna s’affonna radice e’ sta terra dio! dio!…. strappame […]