Mi viene incontro uno stanco meriggio
come un fastidio, un giro noto e impervio.
Cos’è mai questo bacio di sole che non scalda?
M’è luce di assenza e noia
perché il pensiero non è avvertenza di pelle
e memoria altra il tedio non svelle…
E guardo questo pallido cielo ingrigito…
no…
non sfonda per altri mondi la soglia di infinito
e mi rintano,
a palpebre serrate, in un sospiro sfinito.
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